Shiatsu News 41 settembre 2013

Traduzione in inglese dal giapponese di Ayano Kouzono. Domande a cura di Aldo Shinnosukè Ricciotti. Traduzione dall’inglese e revisione del testo a cura di Aldo Shinnosukè Ricciotti, Daniele Harunobu Giorcelli, Luigi Avirbhav Gargiulo. Si ringraziano per la consulenza dall’inglese Elena Palumbo Mosca e per quella sugli ideogrammi Emiko Owaki. Premessa Ogni volta che si traduce si perde qualcosa: ce ne scusiamo con i lettori (e ci scusiamo con Maeda Sensei); è inevitabile dover scegliere tra possibili si- gnificati soprattutto affrontando temi come questi che sono ricchi di doppi e tripli sensi, inoltre come ben sapete la lingua giapponese è molto diversa dalla nostra proprio per forma mentis . Ogni volta che si traduce si guadagna qualcosa: infatti nel nostro campo di studio spesso incontria- mo diverse versioni dello stesso testo classico ed ognuna riesce a catturare e trasmettere particolari sfumature; speriamo di essere riusciti anche noi nel nostro piccolo, grazie alla nostra esperienza nella pratica del Waraku ma soprattutto al contatto di- retto con Maeda Sensei, ad arricchire la traduzione rendendola per quanto possibile viva ed aderente al suo spirito. Intervista In una intervista Lei afferma: “ Chi usa l’energia della luce ha la capacità di curare gli altri. Im- parare la tecnica del Waraku significa imparare anche la capacità di curare il cuore ed il corpo feriti ”. E ancora: “ Penso che ogni persona ab- bia il dovere di mantenere il corpo e lo spirito in buona salute. Con il Waraku insegno a farlo ” (rilasciata durante la partecipazione a “Torino Spiritualità 2009”). In base all’idea che ci si fa oggi in occidente delle arti marziali non ci si aspetta cer- to di sentire queste affermazioni da un maestro del Budo. Per un praticante di Shiatsu esse suonano invece molto familiari e vicine. Ci può spiegare meglio le connessioni tra il Waraku e l’arte della cura? Il Kami , Creatore dell’universo, ha creato questo mondo utilizzando Amenonuhoko che è la Sua di- vina spada/Tsurugi. Questo è ciò che viene riportato nell’antico libro giapponese Kojiki scritto ben 1300 anni fa. L’ideo- gramma giapponese Bu ( ) mostra che il vero significato della pratica del Budo è quello di con- quistare e quindi conservare il potere di Ameno- nuhoko nel nostro corpo. In breve, il vero scopo del Budo è quello di unificarsi con l’energia di Dio che genera ogni cosa nell’universo. Risulta chiaro che il Budo non è stato creato originariamente per uc- cidere o distruggere, bensì per sviluppare l’energia divina, realizzando e favorendo ogni manifestazio- ne nel mondo. Possiamo così individuare due forze o poteri: il potere del Kami che genera e sviluppa ogni realizzazione e che è chiamato il Potere della Luce o il Potere della Spirale; viceversa l’energia del Diavolo, che distruggendo ogni cosa, è chiamata il Potere delle Tenebre o la Potenza della Acredine. Riuscire ad ottenere il Potere della Luce signifi- ca realizzare il disegno divino del Kami in questo mondo. Il piano divino è infatti quello di far sì che n. 41 - Settembre 2013 NEWS SHIATSU E... 9 INTERVISTA A MAEDA SENSEI A lato, gruppo con Maeda Sensei a Kameoka nel 2012. Sotto, un primo piano di Maeda Sensei. Nella pagina a fianco, gruppo con Kishi Sensei in Giappone nel 2005.

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