Shiatsu News 37 settembre 2012

n. 37 - Settembre 2012 NEWS 7 La speranza per il futuro sta nella possibilità di vive- re un’esperienza relaziona- le di coppia che abbia rispet- to della vita, raggiungendo nuove profondità di intimità, comprensione e cooperazio- ne. Nasceranno così energie nuove per ritrovare armonia, entusiasmo e gioia di vivere, voglia di stare con gli altri e di affrontare la vita in modo diverso. Dallo studio di antiche civil- tà possiamo trovare spunti interessanti anche da popoli provenienti da aree geogra- fiche tra loro molto lontane come la civiltà Inca, quella ci- nese o indiana. Nella cultura Inca trovia- mo delle importanti tradizio- ni legate alla sessualità fem- minile: “Chi onora la donna adora la Madre Terra”. Oggi nella nostra cultura è an- cora prevalente l’elemento ma- schile con le sue caratteristiche individualistiche, dominanti, materialistiche e consumistiche. Per cambiare questi atteggia- menti è importante conoscere la via delle donne sagge “MAMA- KUNA” che nell’antico popolo Inca rese possibile un rappor- to di cooperazione tra le donne e l’uomo. Nella cultura andina (INCA), nel corso dei millenni, si è creata una conoscenza e co- scienza femminile. L’importanza del femminile è stata riconosciuta dagli andini fin dai tempi antichi e, nelle leg- gende della tradizione religio- sa andina, che da sempre ven- gono tramandate oralmente, si narra che il primo essere uma- no che apparve sulla terra fosse una donna. Nell’antico governo Inca esiste- va un’istituzione educativa di alto livello che istruiva le donne: l’AKLLAWASI (“la scuola delle prescelte”) condotta dalle MA- MAKUNA. Queste donne sag- ge erano una parte attiva, nobi- le e creativa della società Inca. A quel tempo le donne già vive- vano con autonomia economica, libertà sessuale, praticavano la medicina, l’agricoltura, model- lavano il vasellame ed ogget- ti di uso religioso, lavoravano i campi, si sposavano e avevano dei figli. Nei secoli si è così sviluppa- ta una cultura che comprende, rispetta e valorizza il “mondo femminile”. Il principio maschile ha un ruo- lo complementare a quello fem- minile, femminile e maschile si completano pur nelle loro asso- lute diversità. Non si parla di parità o disparità dei sessi, ma di ruoli nettamen- te diversi e dove il femminile è forza trainante per l’uomo: forza creatrice e generatrice di idee e passioni. Alla donna compete la spinta evolutiva dell’umanità che l’uo- mo accoglie e fa sua. Dobbiamo riscoprire e utilizzare i poteri che la natura ha donato alle donne, solo così si potrà cre- are una società in perfetto equi- librio di amore, fratellanza e ar- monia con l’universo. Il tatto come via di conoscenza Il massaggio Inka Qhaqoy è un’antichissima arte terapeuti- ca di rilassamento profondo. Fu usata per secoli dagli indiani su- damericani, in modo particola- re dai Curanderos del Perù e del- la Bolivia, per ristabilire lo stato di salute e godere di benessere psicofisico. Tra le diverse tecniche terapeu- tiche da loro usate, il massaggio è una risorsa immediata perché richiede solo l’uso delle mani, un bene subito disponibile. Lo scopo del massaggio è quello di armonizzare l’individuo af- flitto da eccesso o dispersione di energia derivante da una se- rie di tensioni emotive continue (ansia, dolore, rabbia, gelosia, stress, paura, preoccupazioni) con metodi che ne riequilibra- no l’aspetto fisico-mentale e spi- rituale. La pratica costante di questa tec- nica aiuta a sviluppare la consa- pevolezza di Sé. Il Qhaqoy si fonda sulla co- noscenza della tripartizione dell’uomo (fisica, mentale - emo- zionale, spirituale) e sugli in-

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