Shiatsu News 37 settembre 2012

n. 37 - Settembre 2012 NEWS lutogenesi e quindi di trovarsi sempre a curare malattie e mai a creare i presuppo- sti di una salute accettabile. L’approccio scientifico-riduzionista 4 alla nutrizione sa prendere in considerazio- ne solo i componenti biochimici del cibo e non sa vedere altri fattori, intangibili e sottili, quali la qualità vegetale-anima- le dell’alimento, la sua forma, il colore, l’aroma, il gusto, la struttura, la direzio- ne di crescita, il clima o la stagione d’ori- gine, tutte qualità che restano estranee per giudicare dell’adeguatezza di ciò che mettiamo nel piatto. La mente orientale invece, con il suo ap- proccio sistemico, attribuisce molta im- portanza a tutti questi fattori ed al ruolo che essi svolgono nel loro contesto, nelle loro proporzioni e nei rapporti reciproci così come la Natura li ha originati. Nella carota ci sono acqua, proteine 5 , car- boidrati, ferro, calcio, fosforo, sodio, po- tassio, vitamine del gruppo B, vitamina A, e, last but not least, fibra (quella par- te dura che si mastica e fa bene all’intesti- no). La Natura nella sua infinita saggez- za (Tao) ha creato la carota come sistema e ha abituato il corpo umano ad una certa reazione benefica quando quel benedet- to vegetale viene mangiato in forma inte- grale. Ma se non ingeriamo le vitamine A della carota in pillole, variamente fabbri- cate con zuccheri ed amidi, il nostro cor- po se ne sorprenderà sicuramente. Che ne dite? Siete d’accordo? Esso, infatti, non è stato creato per metabolizzare un solo elemento a parte, per cui immediatamen- 31 te comincerà a porsi doman- de del tipo “qui c’è lo la vita- mina A, ma il ferro, il calcio, la fibra, etc., dove stanno?”, individua cioè una caren- za. Con l’esempio della An- nemarie Colbin, non trovando la fibra, che è la parte da masticare, il corpo solle- citerà la ricerca di spuntini fuori pasto per poter masticare anche se non ha fame, con il risultato di un bell’ingrasso. Il modello scientifico riduzionista e mec- canicistico (più occidentale), che vede solo la quantità dei nutrienti, sostiene che sono le parti a determinare il tutto e che la cellula è l’arbitro supremo ed il padro- ne assoluto del corpo. La proprietà cel- lulare degli alimenti resta dunque l’uni- ca bussola con cui orientarci nel decidere come mangiare. La concezione sistemica (più orientale) segue invece la strada op- posta che vede il tutto determinare le sue parti; la salute è una condizione di tutto il corpo (non del solo organismo viven- te che lo compone) e “un corpo sano è in grado di vincere poche cellule malate presenti al suo interno”. La conclusione è che la salutogenesi si fa- vorisce nutrendoci con alimenti interi 6 in- vece di nutrire singole cellule con singoli nutrienti, come spiega bene la nutrizioni- sta anticonformista A. Colbin. L’albero della vita è infinitamente più grande dell’albero della scienza e sicura- mente lo contiene in sé, ma l’albero della scienza non arriva ad esaurire tutti i fat- ti della vita! • Verosimiglianza, ma non verità; apparenza di libertà, ma non libertà. Grazie a questi due frutti, l’albero della scienza non corre il pericolo di essere confuso con l’albero della vita. Friedrich Nietzsche 1 http://www.comecucinarelanostravita.it/i-venti-cibi-che-allungano-la-vita/ 2 http://www.comecucinarelanostravita.it/sette-noci-al-giorno-levano-il-medico-di-torno/ 3 http://www.comecucinarelanostravita.it/cuoco-professione-del-futuro/ 4 http://www.comecucinarelanostravita.it/il-senso-del-gelato/ 5 http://www.comecucinarelanostravita.it/diete-la-giusta-proporzione-di-proteine/ 6 http://www.comecucinarelanostravita.it/21/

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