Shiatsu News 37 settembre 2012

16 SHIATSU E… n. 37 - Settembre 2012 NEWS La relazione OPERATORE-RICEVENTE di Ivano Tubertini scio) che finisce per influenzare la qualità della relazione, spesso anche determinandone la dura- ta, l’efficacia e la reciproca sod- disfazione. Ciò che ci interessa esaminare, con la lente fornitaci dalla PNL, Neuro Programmazione Lingui- stica, sono i molteplici aspetti di questa comunicazione e, in par- ticolare, quali atteggiamenti e comportamenti possono essere messi in atto dall’operatore per favorire la riuscita della relazio- ne, al di là di ciò che concerne la sua abilità nella pratica dello shiatsu. In pratica, capita a volte di do- mandarsi: Dato che la qualità del mio shiatsu è quella, perché un rice- vente torna e un altro no? Oppure: Perché non riesco ad aumentare in numero dei miei riceventi? In cuor nostro sentiamo quando una re- lazione si sviluppa nel modo U n famoso medico e psi- coterapeuta ha detto: “La terapia inizia quan- do il paziente entra dalla porta”. Ciò a significare l’importanza, agli effetti di quel mutamento chiamato “guarigione”, del rap- porto che si crea fra terapeuta e paziente. Ora è ben noto che nell’ambito dello shiatsu ciò che avviene tra operatore e ricevente non può essere definito “terapia”, così come il termine è comunemen- te inteso nell’ambito riservato alle cure mediche, psicoanaliti- che, ecc. Ciò nonostante è pacifico che at- traverso il contatto, non solo tat- tile o cinestesico, ma anche vi- sivo, auditivo e olfattivo, viene a determinarsi fra le due perso- ne una comunicazione bilate- rale (scambio d’informazioni a volta conscio, ma spesso incon- migliore e con reciproca soddi- sfazione, ed altre volte quando non si crea il feeling che vorrem- mo. E ci saremo forse domanda- ti cosa non ha funzionato e se avessimo potuto fare qualcosa di meglio o di più appropriato. Ebbene, è a queste domande che cercheremo di dare risposte. LA COMUNICAZIONE Il presupposto che ci fornisce la PNL al riguardo è che “non pos- siamo non comunicare”. La co- municazione, infatti, avviene sempre, sia se gestita consape- volmente che lasciata a se stessa. Sembra quasi ovvio. Tutti noi, infatti, conosciamo l’importan- za che può avere uno sguardo, un silenzio, un sospiro, un at- teggiamento o la mancanza di un qualsiasi riscontro da par- te dell’altro, ma averlo presen- te in ogni momento del rappor-

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