Shiatsu News 37 settembre 2012

che inibiscono il dolore. La sedazione dell’ansia, la neutralizzazione dei vissuti di paura, per converso liberano sostanze analgesiche che innalzano la so- glia della percezione del dolore che sappiamo es- sere amplificata da immagini negative o distorte delle parti mal funzionanti. Tutto il nostro corpo reagisce come “cassa di riso- nanza” dei nostri stati emozionali esprimendo la condizione somatopsichica di tensione. Se questo stato di tensione (ambientale, psicologica, emozio- nale) non viene interrotto, lo stress diventa cronico e le cattive abitudini mentali si faranno sentire nel corpo. Ad esempio nel vaginismo, è l’alterazione della muscolatura che irrita il nervo causando ul- teriori spasmi doloranti oppure è il nervo infiam- mato che induce l’alterazione della contrattilità muscolare? Certo è che quando si esercita una funzione men- tale (cognizioni, emozioni, sentimenti, credenze) questa coinvolge il complesso network neurofisio- logico provocando reazioni biochimiche che a ca- scata si riverberano in tutti i sistemi e organi coin- volti. Nella donna l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene è inevitabilmente correlato all’apparato genitale che comprende utero, ovaio, tube, seni, e pavimen- to pelvico, così a ritroso possiamo portare dei cam- biamenti nella psiche e in punti specifici del corpo utilizzando altrettanti specifici canali di comuni- cazione. Ad esempio, possiamo rilassare la musco- latura del pavimento pelvico portando l’attenzio- ne sui corrispondenti distretti corporei coinvolti come spalle, nuca, mandibola, torace, diaframma. Grazie al lavoro sui meridiani, o comunque di un intervento che tiene conto della reciproca influen- za dei canali energetici coinvolti, il lavoro dello psicoterapeuta può vedere scomparire più in fret- ta sintomi patologici e disagi fisici se a tutto ciò si abbina un programma di intervento che agisce sul versante corporeo. L’approccio biopsicosomatico, è un orientamento psicodinamico che si focalizza sulla mente e sul corpo con tecniche e metodologie tra loro compati- bili. Lo shiatsu ben si inserisce in molti programmi di intervento che prevedono strategie di cura inte- grate sempre più necessarie nel ristabilire un rie- quilibrio psicofisico che restituisce alla donna un soddisfacente sentimento di integrità. Se gli ingor- ghi emozionali producono malattie e disfunzio- ni dobbiamo a ritroso aiutare la persona a vivere le emozioni e saperle gestire al meglio. Le emo- zioni attraversano il corpo, non possono venire soltanto concettualizzate, quindi la competen- za emotiva dell’uomo si acquisisce nel riuscire a star bene nel corpo. Quando una persona ha pau- ra, quale miglior modo di tranquillizzarla se non quello di abbracciarle, accarezzarla, offrirle vici- nanza fisica? Gli studi dei modelli animali, la neurobiologia del- lo sviluppo affettivo hanno evidenziato che agen- do sulle espressioni neurovegetative delle cariche affettive si raggiunge più efficacemente un’elabo- razione funzionale delle dinamiche cognitive. Nel rileggere queste cose mi viene in mente il piacevo- le ricordo della mia prima esperienza con lo Shiat- su, la scena della posizione dell’operatore inginoc- chiato accanto a me, con una mano sulla pancia n. 37 - Settembre 2012 NEWS 14 SHIATSU E... Ciclo dolore-paura-tensione-dolore Le tre età della donna, Klimt

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