Shiatsu News 35 marzo 2012
n. 35 - Marzo 2012 NEWS 51 le persone che la abitano e ci giocano e lavorano) si è sempre migliorata imparando dagli errori an- che se a volte in tempi biblici che richiedevano la pazienza di Giobbe. Ma qui la più grossa ingiustizia che possiamo fare è quella di trattare male noi stessi. Se non ci trat- tiamo bene noi, come pretendiamo che lo faccia- no gli altri? Ama il prossimo tuo come te stesso. Non di più, uguale. Il peccato più grande (nel sen- so originale del termine, mancare il bersaglio) è perdere un’opportunità. Ormai non credo più al caso, tutto quello che ci succede ci riguarda. E anche non passare un esa- me ci riguarda, anche quando abbiamo tutte le ra- gioni del mondo. Noi possiamo sempre scegliere il modo di rispon- dere a quello che ci capita. Questa è la vera re- sponsabilità. Respons-abilità, abilità di rispondere al bello che ci adula come al brutto che ci istiga. La soluzione deve essere sempre costruttiva. È giunto il tempo della risoluzione dei problemi senza lotta (di classe, politica, economica, perso- nale, con se stessi) è il momento della gentilezza e dell’amore. I maestri illuminati di questo secolo lo stanno ur- lando (gentilmente). Tenutari di lignaggi, retaggi e tradizioni aprono lo scrigno perché “i tempi sono maturi”. Immettono tecniche e saperi nascosti per secoli. Si inchinano di fronte ai tempi e decidono di introdurre morbidezza in un mondo troppo ru- vido. Se non ora, quando? Abbiamo la responsabi- lità di invertire la tendenza e portare nuove spira- li di bellezza e luce nel mondo. A partire da come reagiamo ad un esame anda- to male. Non avete anche voi l’impressione quando sentite parole di guerra e immagini di lotta che sia qual- cosa che sa di vecchio, di già visto, di noioso? Lo dice un guerriero, uno che ha sempre amato l’arte della spada. Mi sono sempre buttato nelle lotte trovando nell’etica guerriera una possibilità di onore e consapevolezza. Un po’ alla volta però mi sono reso conto che la maggior parte delle bat- taglie erano inutili e mi lasciavano freddo. E quel- le da combattere sono poche, pochissime e tutte con un deciso e definitivo spostamento di coscien- za. Sono battaglie dove non si cerca di annientare il nemico (fuori o dentro che sia) ma di dissolvere la disarmonia. Un po’ come nello shiatsu no? Non cerchiamo di estirpare i meridiani insieme a kyo e jitsu, ma cerchiamo il modo di far scorrere, di dare un significato, di portare piacere e bellezza. Non uccidiamo, correggiamo. Basta con la katana è tor- nata l’ora dello tsurugi. Ho visto persone ridare esami tante volte, troppe, senza perdersi mai d’animo, anzi si, ma andando avanti contro ogni decenza, logica, amor proprio e comunque fino al successo. Grazie. Ho visto persone capire cosa non funzionava, per- ché si ostinavano ad auto-infliggersi punizioni sa- botando sistematicamente i loro esami. Grazie. Ho visto persone non capire niente di niente ed abbandonare tutto. Grazie. Ho visto “predestinati da Dio” superare tutto di slancio e senza fatica. E ho visto “umili lavorato- ri” costruire il loro successo un mattone alla vol- ta. Grazie. Grazie a tutti per tutto ciò che mi avete offerto, in- segnato e fatto capire. Alla fine del nostro tempo su questa terra di noi non rimarranno le battaglie, nessuno si ricorde- rà più se avevamo torto o ragione. Tutto quello che rimarrà di noi sarà il nostro sorriso, qualcu- no ricorderà che anche nelle difficoltà il nostro in- cedere era elegante, che su tutto ed in tutto riu- scivamo a mettere gentilezza, uno dei tanti nomi dell’Amore. • Un corpo indeciso piano s’apre. Inizia il viaggio infinito la via sempre nuova e antica che porta lontano vicino dentro. Ghnothi Seautòn. Endonauta esploro osservo. Non agire e tutto sarà fatto. Profumo di limone di erba memorie ignote accolgo silente. Immagini sbalzate, in rilievo vengono dal corpomente suo al mio. Solo confine l’ascolto. Sola saggezza “Conosci te stesso”. Qui e ora di Ludovica De Nava
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