Shiatsu News 32 giugno 2011

30 APPROfondimenti Un inciso Una delle prerogative di Shiatsu News è quella di promuovere argomenti “culturali”, monotematici o di ampio respiro. Questa scelta ha come obbiettivo da un lato quello di offrire un tavolo di discussione e dall’altro mettere a disposizione motivi di riflessione. Si perché i temi culturale sono orfani di organismi associativi ed affini. I “pensieri” di seguito proposti, nascono da alcune riflessioni che riguardano il secondo principio fondamentale dello shiatsu: la pressione. Il principio, lo ricordo, richiede che la pressione sia “mantenuta e costante” (nella traduzione a cui siamo abituati), in seconda battuta riproposta in: “mantenuta nel contatto e costante nella relazione con il ricevente”. La disquisizione, che sembrerebbe essere puramente accademica ma a mio parere non lo è, nel descrivere tali principi, genera un legame tra radice e manifestazione del termine “shiatsu”, lemma che come sappiamo li contiene entrambi. Il disquisire si appoggia sul tentativo di trovare uno spazio collegiale entro il quale è possibile riconoscere e ritrovare tale principio, tale denominatore comune, all’interno dei vari stili. Dunque reputo importante condividerli con voi, lettori e praticanti. Buona lettura Jushin. Questi pensieri nascono come contributo al dibattito sui principi fondamentali dello shiatsu, avviato all’interno della Commissione Esami della FIS ed esteso poi all’Istituto Culturale. 1. Come prima cosa ho pensato di controllare la corrispondenza della traduzione alla formulazione originaria. La definizione giapponese è “anteijizoku atsu”. Attraverso le immagini suggerite dai kanji e dal loro significato in combinazione con altri kanji nel lessico, ho indagato quale campo di significati possiamo tener presente come aiuto alla nostra comprensione. ANTEI = stabilità, antei + verbo = stabilizzare, rendere fermo, sicuro • AN (YASU - i ) = Pacifico, quieto, tranquillo (economico) Immagine: donna sotto un tetto, al riparo, donna che sta in casa lo troviamo in parole come: anshin è la pace mentale, il cuore sereno, calmo, tranquillo, anzen è la sicurezza, la padronanza di sé, l’essere al sicuro, l’assenza di pericoli fuan è, in negativo, il disagio, l’ansietà, l’inquietudine, la preoccupazione (un inciso: questo pittogramma, con l’aggiunta del radicale “mano” lo ritroviamo nella parola “ANMA” dove significa: posare la mano in modo calmo. Secondo Masunaga AN lo ritroviamo ovunque nel Sou-Wenn. Come dire che esso rappresenta una immagine - ed un concetto - chiave nella medicina classica cinese) •TEI = fissare, decidere, stabilire Immagine: ordine nella casa, di conseguenza pace; casa dove tutti i membri si comportano secondo ruoli fissati lo troviamo in parole come: teiin è lo staff regolare, il personale al completo, previsto teiki è il periodo o il termine fissato, regolarità (prefisso per periodico) yotei è il programma, il piano, il progetto stabilito JIZOKU = perdurare, durare •JI ( MO - tsu) = durevolezza (tenere in mano, possedere, HOLD ) immagine: mano-tempio (tempio contiene poi quella di “ legge”) lo troviamo in parole come: kimochi è la sensazione, il feeling , il sentimento, l’umore shiji è il sostegno, il tenere, l’appoggio, il supporto, l’aiuto •ZOKU (TSUZU - ki ) = continuazione,sequela, sequenza, seguito, range immagine: filo (del bozzolo)- vendere, lo troviamo in parole come: tetsuzuki è la procedura, la formalità, souzoku è la successione, l’eredità 5 pensieri intorno al principio “Pressione mantenuta e costante” (in giapponese “Anteijizoku atsu”) A cura di Maria Silvia Parolin

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