Shiatsu News 29 settembre 2010
ShiatsuNews 29 pregiati non fossero per diritto di un bim- bo senza la sua mamma o di un anziano che ne ha già viste tante nella sua vita, troppe ormai. Ci hanno dato una stanzetta, piccola ma che odorava di cuore. È lì che dormia- mo la notte dal mese di Novembre dello scorso 2009. È lì che spalanchiamo le finestre al mattino per cancellare i resti del sonno. È lì che offriamo noi stessi con il sorriso ad ogni persona umana che lì non viene in cerca di una casa, non cer- ca il cibo migliore di quello che trovereb- be nelle tensostrutture adibite allo scopo, non cerca una terapia che con amore ip- pocratico viene donata da chi conosce la scienza della vita. Delle sigle sono ricamate nelle nostre tshirt, acronimi che indicano il desiderio di organizzarci in gruppi che parlino di noi, che sostengano il comune desiderio di costruirci una professione il cui nome venga riconosciuto ed apprezzato. Ed intanto siamo in Abruzzo, ci siamo e ci resteremo fino a che ci vorranno. Per un po’ di cibo e un giaciglio offriremo il meglio del meglio di noi stessi, con com- passionevole distacco, con l’amore del cuore e della mente, con le nostre mani che hanno la forza del nostro grembo. Lo faremo per ore e per giorni perché crediamo che la malta che lega i matto- ni delle nuove case di Onna, di Pizzoli, dell’Aquila e delle decine di frazioni che stanno costruendo la normalità, questa malta ha bisogno del soffio del cuore per legare e divenire indistruttibile a qualun- que terremoto. Siamo individui e ci chiamiamo: Flavia, Paola, Silvia, Serena, Monica, Donata, Patrizia, Tiziana, Adelina, Elena, Viviana, Gianni, Cristina, Daniele, Giovanna, Raffa- ella, Cinzia, Marta, Paolo, Alfredo, Rober- ta, Carlo, Marcello, Maurizio, Giampiero, Endrio, Marilisa, Alessandra, Francesco, Paolo, Franco, Margherita, Federica, Eli- sabetta, Alessandro, Luca, Letizia, Alfre- do, Claudia, Valentina, Stefania, Sergio, Mariangela, Gabriella, Marika, Stefania, Marco, Stefania, Paola, Giovanna, Raffaele, Cristina, Fabrizio, Massimo, Barbara, Da- nilo, Armando, Carlotta, Luciano, Fabio, Nadia... Questi nomi sono quelli di alcuni di noi che sono andati ad offrire trattamenti shiatsu alle persone dell’Abruzzo. Sono pochi nomi per tanti di noi, e grazie all’amministrazione saggia ed attenta del comune di Pizzoli e all’infinito sostegno della Protezione Civile, abbiamo potuto lavorare con e per le persone, che non sapevano nulla di noi, che guardavano deluse le nostre mani vuote e ci cerca- vano, poi, per avere di nuovo quel “nulla” che offrivamo. Così le macerie tornano a chiamarsi terra e sassi, i morti sono i maestri della me- moria dei sopravvissuti, e la terra tremerà ancora, come il nostro ego che tra timori, lacrime ingoiate e mani tremanti, china il capo all’umile consapevolezza di “servire”. Fabio Rao Ci aspettano... Martedì 29 giugno io, Luciano, in qualità di responsabile del “progetto volontaria- to” per la Fis, e Angela Carlone ci siamo recati ad Onna da Marzia Masiello e Mar- co Carpini, responsabili Onna Onlus e al Comune di Pizzoli per incontrare il Sin- daco, Angela D’Andrea. Oltre al piacere dell’incontro, ci premeva porre una domanda: “Ritenete importante continuare con l’esperienza che è stata condotta a Piz- zoli, oppure l’esperienza è da conside- rarsi esaurita ed è inutile proseguire perché non serve più?” Marzia e Marco della Onna Onlus hanno così risposto: “E’ passato un anno e il rimosso che sta emergendo adesso noi lo vediamo an- che nell’attività svolta al Punto Famiglia. Passata l’emergenza che ha portato con sé il trauma immediato, ora che si stan- no affrontando i problemi contingenti e la vita va man mano stabilizzandosi, tor- nano ad uscire i problemi legati al trau- ma, in modo più nascosto, non esplicito. Ma a livello di comunicazione però ciò non si rende esplicito. Per esempio as- sistiamo ad un rifiuto del Punto Famiglia sotto il profilo culturale. Non possiamo dire: “ Guardate, adesso ci siamo noi che continuiamo a sostenervi per il trauma, quello che viene fuori adesso”, Perché il risultato è che le persone non vengono. Ad Onna credo che con un discorso si- mile le persone le fai fuggire. Nelle zone terremotate si sta assistendo fra i ragaz- zi ad un incremento di abuso di alcool, abusi vari, non di carattere sessuale - anche se le modalità di comportamento sessuale sono cambiate sopratutto negli adolescenti- mentre le donne, anche quelle di una certa età, hanno iniziato a bere moltissimo. Sono dati forniti dai ser- vizi sociali dell’Aquila. Come pure sono aumentati gli allontanamenti familiari di bambini. Anche i conflitti intrafamiliari sono incrementati e questa è una situa- zione gravissima, che apparentemente non si vede perché sembra che stia- no tutti bene dentro casa, ma di fatto i centri di crisi antiviolenza, i SERT stanno esplodendo.” Risponde Angela D’Andrea, Sindaco di Pizzoli: “Io penso sia importante che voi veniate. Se avete i mezzi e la disponibilità per noi è di grande interesse, tant’è che abbia- mo dovuto bloccare le prenotazioni che avevano già superato anche il mese di agosto. C’è stata sicuramente una buo- na risposta, è stato scoperto, come vi ho sempre detto, un mondo sconosciuto. Il servizio è stato apprezzato, tanto che ab- biamo dovuto gestire le richieste, perché molti avrebbero voluto ripetere il tratta- mento tutti i sabati e domeniche. So che molti hanno poi scelto di andare a pa- gamento presso operatori Shiatsu della zona. Li hanno cercati, quindi è evidente che hanno avuto un beneficio. Dai con- tatti che ho avuto con i miei concittadini 21
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